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LA COMMISSIONE EUROPEA DÀ NUOVO IMPULSO AL DIALOGO SOCIALE EUROPEO 

Bruxelles, 27 giugno 2002 - La Commissione ha oggi adottato una comunicazione sul dialogo sociale che ne rafforza il ruolo nella strategia di riforme economiche e sociali dell'Europa. La Commissione propone di migliorare la visibilità dei risultati del dialogo sociale e di rafforzare la coerenza tra livello nazionale e livello europeo. Essa propone inoltre la creazione di un "vertice per la crescita e l'occupazione" che riunisca al più alto livello politico la Presidenza del Consiglio, la Presidenza della Commissione e le parti sociali europee. Questo vertice si terrà almeno una volta l'anno, la vigilia del Consiglio europeo di primavera che discute dello stato economico e sociale dell'Unione. Infine, la Commissione invita le parti sociali a sviluppare veramente il loro dialogo autonomo, oggi troppo limitato, grazie a programmi di lavoro congiunti. Essi dovrebbero condurre a risultati concreti, vale a dire ad accordi incorporati nel diritto comunitario. La Commissione ritiene che il dialogo sociale sia il più adatto per definire nuovi equilibri tra flessibilità e sicurezza. Questo ruolo del dialogo sociale è particolarmente importante nella prospettiva dell'allargamento, in un momento in cui, nonostante le iniziative delle parti sociali e il sostegno dei programmi comunitari, i soggetti e le tradizioni di partenariato sono ancora deboli in molti paesi candidati. Anna Diamantopoulou, commissario europeo responsabile per l'occupazione e gli affari sociali, ha dichiarato: "La Commissione ha sempre privilegiato il dialogo sociale, perché è il più adatto per affrontare le questioni concrete cruciali per la modernizzazione del modello sociale europeo. È dunque tempo che esso svolga pienamente il suo ruolo, tanto a livello europeo quanto a livello nazionale". La proposta - Nella comunicazione la Commissione propone di migliorare la visibilità dei risultati del dialogo sociale e di rafforzare la coerenza tra livello nazionale e livello europeo. Il contributo del dialogo sociale al successo della strategia di modernizzazione economica e sociale varata a Lisbona è decisivo. È per questo che lo scorso marzo il Consiglio europeo di Barcellona ha invitato le parti sociali a riferire, dal prossimo dicembre, su questo contributo, a tutti i livelli territoriali e settoriali e, in particolare, nel quadro del coordinamento delle politiche dell'occupazione. La comunicazione rafforza poi la concertazione tra le parti sociali e le autorità pubbliche sulle scelte e sulla conduzione della politica economica e sociale. Essa propone infatti la creazione di un "vertice di concertazione per la crescita e l'occupazione" che riunisca al più alto livello politico la Presidenza del Consiglio, la Presidenza della Commissione e le parti sociali europee. Questo vertice si terrà almeno una volta l'anno, la vigilia del Consiglio europeo di primavera che discute dello stato economico e sociale dell'Unione. Le parti sociali potranno così partecipare efficacemente al successo dell'attuazione della politica economica e sociale dell'Unione. Infine, a seguito del recente accordo sul telelavoro, la Commissione invita le parti sociali a sviluppare veramente il loro dialogo autonomo, oggi troppo limitato, grazie a programmi di lavoro congiunti. Essi dovrebbero condurre a risultati concreti, vale a dire ad accordi incorporati nel diritto comunitario e attuati in loco secondo le procedure proprie delle parti sociali. Contesto - Le parti sociali hanno un ruolo specifico nell'ambito della società civile, nella quale rappresentano gli interessi e le preoccupazioni legati al mondo del lavoro. La Commissione ha sempre privilegiato il dialogo sociale come mezzo per fornire risposte adeguate alle questioni cruciali per la modernizzazione del modello sociale europeo: lo sviluppo della formazione durante tutta la vita, la gestione del cambiamento, il rafforzamento della mobilità, l'invecchiamento attivo o la promozione delle pari opportunità. La Commissione ritiene infatti che il dialogo sociale sia il più adatto per definire nuovi equilibri tra flessibilità e sicurezza. Questo ruolo del dialogo sociale è particolarmente importante nella prospettiva dell'allargamento, in un momento in cui, nonostante le iniziative delle parti sociali e il sostegno dei programmi comunitari, i soggetti e le tradizioni di partenariato sono ancora deboli in molti paesi candidati. Le parti sociali europee sono interprofessionali l'Unice/Ueapme (Unione delle confederazioni europee dell'industria e dei datori di lavoro/Unione europea artigianato e piccole e medie imprese) per i datori di lavoro, la Ces (Confederazione europea dei sindacati) per i lavoratori dipendenti e la Ceep (Centro europeo delle imprese a partecipazione pubblica) per le imprese a partecipazione pubblica o settoriali. Esistono 27 comitati settoriali per il dialogo sociale, che riguardano i più svariati settori, dall'aviazione civile, all'agricoltura, ai servizi alla persona. Queste parti sociali sono soggetti essenziali della politica sociale europea. Il trattato prevede che esse devono essere consultate su ogni iniziativa comunitaria e possono negoziare accordi, poi incorporati nel diritto europeo, sulle condizioni di lavoro, sulle pari opportunità tra uomini e donne, sull'informazione e consultazione dei lavoratori nell'impresa, sulla formazione ecc. Dal 1993, tre accordi interprofessionali sono stati conclusi ed estesi da direttive: il congedo parentale nel 1995, il lavoro a tempo parziale nel 1997 e il lavoro a tempo determinato nel 1999. Due accordi settoriali sono stati estesi nello stesso modo: l'organizzazione dell'orario di lavoro nel settore del trasporto marittimo e in quello dell'aviazione civile. L'accordo sul telelavoro concluso nel maggio 2002 sarà attuato, per la prima volta, secondo le procedure e le prassi proprie delle parti sociali e degli Stati membri. L'articolo 138 del trattato attribuisce alla Commissione il compito di promuovere e sostenere il dialogo sociale europeo. Questa comunicazione si inserisce in tale quadro; inoltre, essa fa seguito alla dichiarazione delle parti sociali al Consiglio europeo di Laeken e alle conclusioni del gruppo ad alto livello sulle relazioni industriali, pubblicate lo scorso aprile. 

ENTRATE TRIBUTARIE GENNAIO - MAGGIO 2002 
Roma, 27 giugno 2002 - Il Ministero dell'Economia e delle Finanze comunica che nel periodo gennaio - maggio 2002 le entrate tributarie dello Stato - calcolate secondo il criterio della competenza e dunque le entrate accertate - sono ammontate, nel complesso, a 111.260 milioni di euro, in crescita di 2.570 milioni di euro (+2,4%) rispetto allo stesso periodo dell'anno 2001. In particolare, le imposte dirette sono cresciute globalmente dell'3,1% a quota 53.240 milioni di euro. L'Irpef è aumentata di 2.289 milioni di euro (+5,1%) per effetto, da un lato, dell'incremento delle ritenute sui dipendenti non statali cresciute nel periodo di 3.542 milioni di euro (+9,8%), e dall'altro, del calo delle ritenute sui dipendenti statali di 329 milioni di euro e sui lavoratori autonomi di 865 milioni di euro. L'Irpeg è cresciuta di 71 milioni di euro (+6,8%). Le imposte indirette, invece, sono aumentate dell'1,7% a quota 58.020 milioni di euro. La crescita dell'Iva di 1.265 milioni di euro (+3,8%), è il risultato dell'incremento della componente sugli scambi interni (+1.677 milioni di euro, pari a +5,9%; nel solo mese di maggio si è registrata una variazione positiva del 3,9%) e della flessione dell'Iva sulle importazioni (-406 milioni di euro, pari a -8,0%). I proventi del gioco del lotto sono in progresso del 35,1%. Le entrate derivanti dalle imposte indirette minori (imposta di registro, imposta di bollo, ecc.) recuperano la flessione registrata nel primo quadrimestre, il registro segna una variazione positiva per 169 milioni di euro (il solo mese di maggio registra una variazione positiva di 209 milioni di euro). Ancora in flessione, invece, le imposte sulla produzione e sui consumi, di cui l'imposta principale (l'imposta di fabbricazione sugli oli minerali) diminuisce di 124 milioni di euro (-1,6%). 

ISTAT:RILEVAZIONE TRIMESTRALE SULLE FORZE DI LAVORO APRILE 2002 
Roma, 27 giugno 2002 - L'Istituto nazionale di statistica ha condotto, con riferimento alla settimana che va dall'1 al 7 aprile, la rilevazione campionaria trimestrale sulle forze di lavoro. L'offerta di lavoro ha registrato in aprile un aumento, rispetto allo stesso mese del 2001, dell'1,4 per cento (+322.000 unità). Rispetto a gennaio 2002, al netto dei fattori stagionali, l'offerta ha manifestato un lieve incremento congiunturale pari allo 0,1 per cento. Il numero di occupati nell'aprile 2002 è risultato pari a 21.757.000 unità. Il ritmo di crescita su base annua dell'occupazione è stato pari all'1,8 per cento (+383.000 unità). Il protrarsi della tendenza positiva ha riflesso l'allargamento della base occupazionale nell'industria e nei servizi. La crescita dell'occupazione ha riguardato tutte le ripartizioni geografiche. In termini destagionalizzati e in confronto a gennaio 2002, l'occupazione nell'insieme del territorio nazionale ha registrato un aumento dello 0,2 per cento. Il numero delle persone in cerca di occupazione è diminuito in aprile, rispetto a un anno prima, del 2,7 per cento (-62.000 unità). Con l'esclusione delle regioni nord-occidentali, la riduzione del numero dei disoccupati ha interessato tutte le altre aree del Paese. Il tasso di disoccupazione si è ridotto dal 9,6 per cento dell'aprile 2001 all'attuale 9,2 per cento. Al netto dei fattori stagionali, il numero delle persone in cerca di occupazione è diminuito, rispetto a gennaio 2002, dello 0,6 per cento. 

COLT ANNUNCIA L'ACQUISTO DI OBBLIGAZIONI PROPRIE PER 11 MILIONI DI STERLINE 
Londra, 27 giugno 2002 - Colt Telecom Group plc (Colt), ha annunciato ieri l'acquisto di bond Colt per 11 milioni di sterline, per un esborso cash pari a 5 milioni di sterline. Colt Telecom Finance Limited, che ha completato l'operazione di acquisto, rende noto che non intende vendere in futuro le obbligazioni acquistate, e potrebbe procedere con la cancellazione delle stesse. La società comunica inoltre che in futuro potrebbe procedere con ulteriori acquisti di obbligazioni proprie. 

INTERACTIVE BROKERS LANCIA UNIVERSAL ACCOUNT - COMPRAVENDITA DI AZIONI, OPZIONI, CONTRATTI A TERMINE E VALUTE IN MODO GLOBALE DA UN UNICO ACCOUNT 
Greenwich, Connecticut (Stati Uniti), 27 giugno 2002 - Interactive Brokers (Ib) ha lanciato ieri il suo nuovo Universal Account che rivoluzionera' il trading elettronico globale. Si tratta di una innovazione per il settore che offrira' ai clienti l'esecutivita' su azioni, opzioni, contratti a termine, opzioni su contratti a termine e cambi esteri sui principali centri di mercato a livello mondiale da un unico account. ''Abbiamo compiuto un ulteriore passo in avanti per quanto riguarda il nostro obiettivo di fornire un accesso globale al costo piu' ridotto possibile" ha dichiarato Thomas Peterffy, presidente del consiglio di amministrazione di Interactive Broker Group (Ibg). ''Non solo offriamo ai nostri clienti l'accesso a un maggior numero di centri di mercato internazionali di qualsiasi altra societa' di intermediazione, ma abbiamo anche cambiato il trading, trasformando un processo finora complicato in qualcosa di semplice e immediato per chiunque desideri trattare vari tipi di prodotti in piu' continenti''. Ib consente di accedere a oltre 40 piazze in 16 Paesi. Sono incluse azioni ordinarie, opzioni e contratti a termine statunitensi, azioni, opzioni e contratti a termine europei, contratti a termine e valute asiatiche. Inoltre per trattare piu' prodotti in tutto il mondo da un unico schermo, i titolari di Universal Account possono visualizzare lo storico delle transazioni da un unico estratto conto. I clienti che aprono o passano a Universal Account dovranno depositare un'unica valuta di base e potranno contrattare prodotti in piu' valute nonche' convertire saldi in contanti tra valute da un unico conto. IB offre le seguenti valute di base: dollaro Usa, euro, sterlina britannica, franco svizzero, dollaro di Hong Kong, dollaro canadese e dollaro australiano. Le quotazioni delle valute offerte da Ib sono di gran lunga piu' vantaggiose rispetto ai tassi di cambio delle banche al dettaglio e delle carte di credito e si avvicinano ai tassi offerti dai professionisti nel mercato interbancario. Straight-through processing completo, grandi volumi e autocompensazione consentono a Ib di offrire servizi di esecuzione e compensazione a prezzi professionali. Le commissioni al dettaglio di IB per gli Stati Uniti sono le seguenti: azioni 0,01 Usd per azione per ordini inferiori o uguali a 500 azioni e 0,005 Usd per azione dopo la 500esima nello stesso ordine (per le azioni minimo 1,00 USD), 0,02 Usd per azioni Vwap, 1,00 Usd per contratti di opzione e 2,40 Usd per contratti a termine. Per informazioni sulle commissioni internazionali, visitare il sito http://www.interactivebrokers.com . Interactive Brokers Llc - classificato tra i migliori broker online per le sue commissioni contenute e l'esecuzione delle contrattazioni nel numero del 27 maggio 2002 della rivista Business Week - offre servizi di esecuzione e di compensazione per azioni, opzioni, contratti a termine, valute e Vwap (Volume Weighted Average Price, Prezzo medio con bilanciamento del volume). Interactive Brokers Llc, una societa' di intermediazione elettronica che opera a livello globale, e' membro dell'Interactive Brokers Group (Ibg) che comprende societa' di intermediazione elettronica e tradizionale, tra cui uno dei leader del mercato, Timber Hill. Ibg esegue contrattazioni in oltre 40 centri di mercato in 16 Paesi. I clienti posso utilizzare il sistema intelligente di indirizzamento degli ordini ad alta velocita' di Ibg o inviare direttamente gli ordini a un determinato centro di mercato. Infolink: www.interactivebrokers.com 

CERTAPAY E LE BANCHE CANADESI LANCIANO IL PRIMO SISTEMA AL MONDO PER I TRASFERIMENTI DI DENARO VIA E-MAIL DA BANCA A BANCA IN TEMPO REALE. 
Toronto (Canada), 27 giugno 2002 - Cibc, Scotiabank, Bank of Montreal e Td Canada Trust stanno iniziando ad offrire un nuovo servizio per l'invio di bonifici da persona a persona (P2P, person-to-person) - bonifico via e-mail (Email Money Transfer) - che utilizza l'e-mail per la notifica mentre le banche trasferiscono i fondi utilizzando sistemi di compensazione interbancari sicuri e consolidati. Il Gruppo Desjardins, l'istituzione finanziaria piu' importante del Quebec, ha annunciato la scorsa settimana l'intenzione di entrare a far parte di questa rete. I circa cinque milioni di canadesi che utilizzano i servizi bancari online presso le cinque banche saranno tra poco in grado di inviare bonifici via e-mail, mentre i 15 milioni di canadesi con indirizzi di posta elettronica (Comquest) e un conto presso istituzioni finanziare canadesi saranno in grado di riceverli. Questo rende il servizio canadese la prima e piu' grande rete di pagamenti P2P al mondo. ''Nel corso delle prossime settimane i clienti di Scotiabank, Cibc, Bank of Montreal e Td Canada Trust inizieranno a vedere il servizio di bonifici via e-mail comparire nei menu dei loro servizi bancari online'' ha dichiarato Michael Ginsberg, amministratore delegato dell'azienda canadese CertaPay, il motore che gestisce i pagamenti alla base di tutto il servizio. ''I canadesi potranno inviare denaro via e-mail direttamente dal loro conto bancario a chiunque sia dotato di indirizzo di posta elettronica e di un conto bancario in Canada''. ''La posta elettronica e' rapida, pratica e diffusa; caratteristiche che la rendono il mezzo ideale per la notifica da persona a persona'' afferma Colette Delaney, vicepresidente capo, Global Deposits & Payments, Cibc. ''Se a cio' si aggiunge la fiducia che i canadesi hanno nelle loro banche per i trasferimenti di denaro per via elettronica, il risultato sono i bonifici via e-mail, il mezzo piu' rapido oggi a disposizione per inviare denaro a un'altra persona. Noi utilizziamo l'e-mail per la notifica istantanea, ma i fondi sono trasferiti nel modo classico in cui le banche regolano le loro transazioni interbancarie, ovvero assegni, transazioni tramite chioschi bancari e pagamenti delle bollette online - meccanismi di compensazione sicura che le banche utilizzano da anni''. Per inviare del denaro via e-mail, un utente accede al proprio conto bancario online e specifica un destinatario inserendone l'indirizzo di posta elettronica, compila le informazioni richieste dal Bonifico via e-mail (importo, conto da cui prelevare i fondi, domanda di sicurezza e messaggio personale facoltativo) quindi preme invio. CertaPay genera la notifica via e-mail che compare nella casella di posta del destinatario. Il destinatario riceve un messaggio di posta elettronica con un collegamento ipertestuale alla banca da lui scelta per depositare i fondi. L'operazione viene addebita sul conto del mittente al momento dell'invio del bonifico via e-mail e l'accredito al destinatario avviene quando preleva i fondi; ovvero il denaro e' immediatamente disponibile per il beneficiario. ''Ci siamo tutti trovati nella situazione di dover ricevere del denaro da qualcuno o inviare del denaro a qualcuno in tempi rapidi" afferma Chuck Hounsell, vicepresidente capo, servizi bancari elettronici presso TD Canada Trust. "Finora l'alternativa era quella di compilare un assegno e inviarlo per posta o consegnare di persona il contante. Con il bonifico via e-mail siamo in grado di offrire ai nostri clienti un'alternativa molto piu' pratica''. ''I nostri clienti potranno utilizzare il bonifico via e-mail per inviare denaro ai figli all'universita', per regali, collette, paghero' e qualsiasi piccola forma di pagamento personale che richiedeva l'utilizzo di un assegno cartaceo o il trasferimento di contanti di persona'', ha dichiarato Marnie Kinsley, vicepresidente esecutivo, E-Business, Bank of Montreal. ''I bonifici via e-mail sono l'ideale per chi desideri inviare denaro a un'altra persona istantaneamente con i tempi dell'e-mail e la sicurezza di una transazione presso un chiosco bancario''. ''I bonifici via e-mail sono l'equivalente elettronico di un assegno garantito - i fondi sono garantiti e i destinatari vi possono accedere immediatamente'' ha dichiarato Bob Grant, vicepresidente capo, servizi bancari elettronici, Scotiabank. ''E' un modo rapido, pratico e sicuro per inviare denaro a un'altra persona''. ''Si tratta della prima rete di pagamenti via e-mail al mondo e, fatto non sorprendente, lo abbiamo lanciato in Canada,'' ha dichiarato Ginsberg. ''I canadesi sono molto esperti di servizi bancari elettronici. Siamo i piu' grandi utenti di chioschi bancari al mondo e tra i maggiori utilizzatori di servizi bancari online e POS per gli acquisti. Inoltre i canadesi hanno fiducia nella capacita' delle loro banche di movimentare il denaro in modo rapido e sicuro. Secondo Ipsos-Reid, il 96 % dei canadesi ha dichiarato di preferire che fosse la loro banca ad offrire il servizio invece di una azienda It come Microsoft o Yahoo''. Il servizio di bonifico via e-mail sara' disponibile per i clienti dei servizi bancari elettronici di Cibc, Scotiabank, Bank of Montreal e Tp Canada Trust nel corso delle prossime settimane. Il Gruppo Desjardins ha annunciato la scorsa settimana l'intenzione di aderire alla rete per offrire i bonifici via e-mail. CertaPay e' in trattative con le istituzioni finanziarie che rappresentano il resto dell'industria bancaria; tuttavia numerosi clienti del servizio bancario con un indirizzo di posta elettronica e un conto presso una banca canadese sono gia' in grado di ricevere i bonifici bancari elettronicamente tramite il sito per i bonifici di CertaPay. Infolink: http://www.certapay.com 

ABI:ASSEMBLEA ABI: MAURIZIO SELLA CONFERMATO PRESIDENTE VICE PRESIDENTI: CORRADO FAISSOLA, GIANPIERO FIORANI, ANTONIO PATUELLI, ALESSANDRO PROFUMO 
Roma, 26 giugno 2002 -Il Consiglio dell'Abi ha eletto ieri per acclamazione Maurizio Sella Presidente, per il terzo mandato consecutivo (2002-2004). Il Consiglio ha anche eletto il nuovo Comitato Esecutivo per il prossimo biennio, all'interno del quale sono stati eletti i quattro nuovi Vice presidenti. Si tratta di Corrado Faissola (Consigliere Delegato della Banca Lombarda e Piemontese), Gianpiero Fiorani (Amministratore Delegato della Banca Popolare di Lodi), Antonio Patuelli (Presidente della Cassa di Risparmio di Raven-na), Alessandro Profumo (Amministratore Delegato Unicredito Italiano). Il nuovo Comitato Esecutivo è composto, oltre che dal presidente Sella e dai quattro vice pre-sidenti, dai confermati Matteo Arpe Direttore Generale Capitalia, Alessandro Azzi Presidente Federcasse, Aureliano Benedetti Presidente C.R. Firenze, Giorgio Brambilla Amministratore Delegato Capitalia, Franco Caleffi Direttore Generale Federcasse, Silvano Cassano Ammini-stratore Delegato Fidis, Davide Croff Amministratore Delegato Banca Nazionale del Lavoro, Vincenzo De Bustis Direttore Generale Banca Monte dei Paschi di Siena, Giovanni De Censi Amministratore Delegato Credito Valtellinese, Francesco Cingano Presidente di Mediobanca, Elio Faralli Presidente Asspopolbanche, Roberto Mazzotta Presidente B,Pop Milano, Christian Merle Amministratore Delegato IntesaBci, Agostino Passadore Presidente Banca Passadore & c., Corrado Passera Ceo-Amministratore delegato IntesaBci, Guido Rosa Presidente Aibe-Ass. Banche estere, Orazio Rossi Vice Presidente S.Paolo Imi, Carlo Salvatori Presidente Uni-credito Italiano, Camillo Venesio Amministratore Delegato-Direttore Generale Banca del Pie-monte, Giuseppe Vigorelli Presidente B.Pop Commercio e Industria, Emilio Zanetti Presidente B.Pop Bergamo-Credito Varesino. Entrano in Comitato Fausto Battini Presidente B.Pop Emilia Romagna, Bruno Brusciotti Presi-dente Banca delle Marche, Antonio Ceola Presidente Banca Antonveneta, Mauro Cicchinè Presi-dente Dexia Crediop, Fabio Innocenzi Amministratore Delegato B.Pop. Verona e Novara, Luigi Maranzana Amministratore Delegato S.Paolo Imi. 

ONBANCA RAFFORZA LA FOCALIZZAZIONE SUI PERSONAL FINANCIAL SERVICES PROPOSTI ALLA CLIENTELA DALLA RETE DEI PROPRI PROMOTORI FINANZIARI 
Milano, 27 giugno 2002 Oggi, presso la Capogruppo Banca Popolare Commercio & Industria, si è tenuto un incontro con gli analisti finanziari avente per oggetto la descrizione dei risultati economico-finanziari del 2001, del primo trimestre 2002 e l'operazione di focalizzazione dell'offerta e riorganizzazione della struttura intrapresa dalla banca dall'ultimo trimestre del 2001. Erano presenti per ONBanca, Daniela Concari, Vice Direttore Generale e Responsabile della Direzione Mercato, e Fabrizio Conti, Responsabile Pianificazione, Controllo di Gestione e Investor Relator. Onbanca ha comunicato di aver rafforzato nel corso di quest'anno la focalizzazione sui Personal Financial Services puntando contemporaneamente a una selezione accurata della clientela e ad un livello qualitativo molto elevato della rete dei propri Promotori Finanziari. La trasformazione viene evidenziata dalla crescita del 19% nel rapporto tra risparmio gestito e numero di promotori finanziari tra giugno 2001 (inizio della riorganizzazione) e marzo 2002 e dalla crescita, nello stesso periodo, del 6% del rapporto tra risparmio gestito e numero di conti correnti. La tendenza positiva si è inoltre confermata nel maggio 2002, quando la produzione mensile della rete di promotori finanziari (in termini di raccolta netta) di risparmio gestito e prodotti previdenziali si è attestata a 4,9 milioni di euro. La focalizzazione sui Personal Financial Services, troverà nei prossimi giorni un'ulteriore espressione sia nel nuovo sito di Onbanca dedicato alla clientela  www.onbanca.it  sia in quello dedicato ai promotori finanziari (www.pf.onbanca.it). Entrambi i siti utilizzeranno le informazioni di Morningstar (per i prodotti di risparmio gestito) e Bbs Joint Services (per i prodotti di risparmio amministrato) per fornire ai clienti e ai promotori finanziari un servizio completo teso ad una approfondita analisi ed una più efficace scelta nelle decisioni di investimento. 

ASM BRESCIA S.P.A.: OPS DALL'11 AL 5 LUGLIO OFFERTO SUL MERCATO IL 25% DEL CAPITALE (27,75% IN CASO DI ESERCIZIO INTEGRALE DELLA GREENSHOE).
Brescia, 27 giugno 2002 - Asm Brescia ha reso noti i termini dell'Offerta Globale di azioni, finalizzata alla quotazione della Società sul Segmento Bluechips del Mercato Telematico Azionario, organizzato e gestito dalla Borsa Italiana. Sono oggetto dell'Offerta Globale un massimo di 180.000.000 Azioni, pari a circa il 25% del capitale sociale di Asm interamente derivanti dall'Aumento di Capitale, deliberato dall'Assemblea Straordinaria dei soci in data 24 aprile 2002. Qualora venisse esercitata integralmente la Greenshoe, il numero delle Azioni complessivamente collocate, pari ad un massimo di 207.000.000, rappresenterebbe circa il 27,75% del capitale sociale di Asm, successivamente all'Aumento di Capitale di cui sopra. Gli aderenti all'Offerta Pubblica, nell'ambito delle rispettive quote, che conserveranno ininterrottamente per 6 mesi dalla data di pagamento, almeno 20 Azioni di quelle assegnate nell'ambito dell'Offerta Pubblica, avranno diritto ad 1 Azione Aggiuntiva ogni n. 20 Azioni così conservate. Struttura dell'Offerta - Sono oggetto dell'Offerta Pubblica un minimo di n. 54.000.000 Azioni, pari al 30% circa dell'Offerta Globale. L'Offerta Pubblica comprende: un'offerta riservata al pubblico indistinto. Delle Azioni effettivamente assegnate al pubblico indistinto, una quota non superiore al 50% sarà destinata al soddisfacimento delle adesioni pervenute dal pubblico indistinto per quantitativi pari al Lotto Minimo di Adesione Maggiorato o suoi multipli; una quota pari a massime n. 3.500.000 Azioni riservate ai Dipendenti e Pensionati; una quota pari a massime n. 2.500.000 Azioni riservate ai Dipendenti e Pensionati del Comune di Brescia; una quota riservata ai Residenti nel Comune di Brescia o negli altri comuni delle province di Brescia, Mantova, Cremona e Trento, il cui territorio è servito da ASM o da una delle società direttamente o indirettamente controllate o ad essa collegate. L'Offerta Globale sarà coordinata e diretta da IntesaBci e Mediobanca quali Coordinatori dell'Offerta Globale. L'Offerta Pubblica avrà luogo in Italia e sarà coordinata e diretta da IntesaBci e Mediobanca che agiranno in qualità di Joint Lead Manager; Responsabile del Collocamento per l'Offerta Pubblica sarà IntesaBci. Advisor della Società è Lazard. L'Offerta Istituzionale, rivolta a Investitori Professionali in Italia e ad investitori istituzionali all'estero, avrà luogo in Italia e nei mercati internazionali, con esclusione di Stati Uniti d'America e Canada in conformità al Regulation S del U.S. Securities Act del 1933. Nell'ambito dell'Offerta Istituzionale, IntesaBci, Mediobanca e Ubs Warburg svolgeranno il ruolo di Joint Lead Manager e Joint Bookrunner. Il Prospetto Informativo è stato depositato presso la Consob in data 24 giugno 2002, a seguito di Nulla Osta comunicato con nota n. 2044119 del 20 giugno 2002. Svolgimento dell'Offerta - L'Offerta Pubblica avrà inizio alle 9.00 del 1° luglio 2002 e terminerà alle 13.30 del 5 luglio 2002. Il lotto minimo di sottoscrizione è di 1.500 azioni, il lotto minimo maggiorato è di 15.000 azioni. L'intervallo di Valorizzazione Indicativo del capitale economico della Società, ante aumento di capitale, che non sarà comunque vincolante per la determinazione del prezzo massimo e del Prezzo d'offerta, è stato individuato in un range compreso tra un minimo di l. 131,6 milioni di curo e un massimo di 1.347,1 milioni di euro, corrispondente ad un minimo di 2,1 curo e un massimo di 2,5 curo per azione. Il prezzo massimo verrà determinato e comunicato entro il 30 giugno 2002, mentre il Prezzo dell'offerta verrà determinato e comunicato entro il 9 luglio 2002. 

E-BANKING & IMPRESA: LA VISION DI SSB UN CONVEGNO A MILANO SUL CORPORATE BANKING INTERBANCARIO 
Milano, 27 giugno 2002 - Ssb, società leader nel settore dei sistemi di pagamento, ha sponsorizzato l'evento "Dall'electronic banking all'e-banking: verso l'integrazione globale del mondo finanziario", organizzato dall'Istituto di Ricerca Internazionale allo Starhotel Ritz a Milano, il 25-26 giugno. Fitta è stata l'agenda delle due giornate, dedicate ad un momento di riflessione autorevole e competente sugli scenari e le tendenze evolutive dell'intera filiera che coinvolge il banking in Italia e nel mondo. Sarà affidata a Giorgio Porchera, Business Development Consultant di Ssb, l'analisi dello stato dell'arte italiano dell'e-banking in relazione all'impresa. "L'e-banking vanta importanti fattori competitivi di successo - ha dichiarato Claude Wolff, Business Development Manager del Gruppo SSB. "Tuttavia il mercato italiano appare non aver ancora colto appieno i reali benefici che la personalizzazione dei servizi bancari potrebbe rappresentare. Per citare un esempio, è assai raro trovare una piena coerenza tra back office e interfaccia web, penalizzando la 'corporate identity' della banca. L'e-banking è, invece, una soluzione completa: una vera e propria leva per il marketing strategico." Il rapporto tra banche e imprese ha subito in questi anni profonde trasformazioni: le aziende chiedono un rapporto evoluto, con servizi finanziari e di trust tecnologicamente all'avanguardia. L'aderenza alle ultime tecnologie e la capacità di sfruttare le potenzialità, che essa comporta, si traduce per l'impresa nella possibilità concreta di superare le barriere fisiche ed andare incontro a nuove opportunità di business. Il Corporate Banking Interbancario è il sistema offerto dalle banche alle imprese per consentire lo scambio telematico di flussi dispositivi ed informativi tra le imprese e le banche con cui intrattengono rapporti di conto. In tale ambito SSB è, con 322 banche e 247.711 imprese di banche aderenti, il Centro Applicativo di riferimento gestendo più del 70% delle operazioni scambiate. "SSB è un ottimo punto di osservazione del mercato - aggiunge Giorgio Porchera, Business Development Consultant Ssb - le nuove tecnologie rendono oggi possibile il passaggio ad una nuova generazione di e-banking, innovative sia in termini architetturali che di servizi offerti, consentendo alle Banche il presidio del proprio settore in autonomia avvalendosi di Solution & Service Provider ". 

CORPORATE FINANCIAL RISK MANAGEMENT E RAPPORTO FRA BANCA E IMPRESA: OPPORTUNITÀ E VINCOLI 
Milano, 27 giugno 2002 -. Il financial risk management costituisce una componente essenziale della vita di qualsiasi azienda, sia essa finanziaria, assicurativa, industriale o commerciale. La gestione dei rischi, ed in particolare di quelli finanziari, è un insieme articolato di tecniche, strumenti, regole e strutture che hanno lo scopo di accrescere il valore dell'azienda attraverso l'ottimizzazione del capitale e la sua corretta ed efficiente allocazione tra le diverse aree di business. La gestione dei rischi richiede competenze elevate ed a questo proposito Cineas, Mip e Prmia hanno messo a punto il Corso avanzato di Corporate Financial Risk Management (Cofirm) rivolto ad laureati, operatori di imprese, banche, consulenti, società informatiche per affrontare in modo globale e strutturata la materia dei rischi. Nel corso della conferenza sono state illustrate da parte del Dr Adolfo Bertani, Presidente del Cineas, e del Prof. Emilio Bartezzaghi, Presidente del Mip-Politecnico di Milano, i contenuti del corso che spaziano dai fondamenti di analisi quantitativa agli strumenti finanziari, dalle caratteristiche economiche, organizzative e di corporate governance dell'impresa, alle metodologie di identificazione, misurazione e gestione dei rischi. Il corso, che prenderà inizio il prossimo Ottobre e terminerà nel Giugno 2003, per complessive 220 ore, vede coinvolti qualificati docenti appartenenti al mondo universitario, delle imprese, delle banche e della consulenza direzionale. Ciò al fine di assicurare il necessario mix equilibrato di competenze teoriche, metodologie e applicazioni pratiche. In un contesto di crescente complessità e integrazione dei mercati e degli strumenti finanziari e di sviluppo di tecnologie sofisticate nel campo informatico e delle telecomunicazioni, è sempre più necessario che le aziende si dotino di competenze, risorse e regole in grado di misurare e gestire i rischi a difesa e sviluppo del patrimonio dell'azienda, e, in un'ottica d'interesse collettivo, a tutela della stabilità del sistema finanziario. Per queste esigenze emergono e si sviluppano all'interno dell'azienda professionalità nuove, di enterprise risk manager, dotati di competenze quantitative e di conoscenze sul complesso dei processi/prodotti aziendali, a cui è rimesso il compito di identificare, analizzare e misurare i rischi e proporre agli organi di governo dell'impresa le opportune soluzioni per fronteggiarli e adeguare/ottimizzare il capitale economico, anche nel rispetto delle disposizioni delle autorità di vigilanza e controllo. Il Cofirm intende formare tali professionalità emergenti, fornendo le necessarie competenze e strumenti. Alla luce di quanto premesso, il risk management è un aspetto fondamentale per una gestione "virtuosa" dell'azienda e nel contesto del rapporto tra banca e impresa risulta di particolare importanza, in quanto consente di accrescere e migliorare la partnership e la trasparenza del rapporto stesso. Su tali aspetti hanno focalizzato i loro interventi il Prof. Vittorio Conti, Responsabile Risk Management di IntesaBci, l'Ing. Guido De Benedetti di Techint e il Dr Emerico Amari, Partner Macfin Management Consultants e Regional Director di Prmia. In particolar modo il risk management, nel contesto attuale, è al centro di due aspetti che investono significativamente la relazione banca-impresa: la revisione dell'accordo di Basilea sul requisito patrimoniale di vigilanza e le regole di risk disclosure, al centro di discussioni sulla corporate governance anche per i recenti accadimenti negativi sui mercati finanziari internazionali. Entrambi gli aspetti nascondono vincoli e opportunità per le banche e per le imprese e risultano imprescindibilmente connessi ad un'efficace ed efficiente gestione dei rischi. Il nuovo accordo di Basilea, attraverso l'introduzione dei Rating Interni, comporterà per le banche un requisito patrimoniale più aderente all'effettiva rischiosità del proprio portafoglio crediti e alle imprese di aprirsi ulteriormente all'esame dei mercati finanziari, per accedere a fonti di provvista a condizioni correlate al proprio livello di rischio di credito. Ciò, in un'ottica di accrescere l'efficienza del mercato finanziario agevolando lo sviluppo delle imprese sane e penalizzando quelle a maggior rischio d'insolvenza. Analogamente, la corporate governance, in quanto framework di norme e regole attraverso cui le società, ed in particolari quelle quotate, vengono gestite e controllate per accrescere il valore dell'impresa, richiede un solido e articolato sistema di risk management su tutte le aree aziendali. Gli eventi e scandali recenti hanno messo in luce come un'ampia e capillare informativa sullo stato di rischio dell'impresa, nelle sue diverse componenti, costituisca un essenziale strumento per consentire un corretto apprezzamento del mercato e un forte freno all'utilizzo di pratiche e comportamenti da parte del management che penalizzino gli azionisti (specie di minoranza) e distruggano valore dell'azienda. Anche questi aspetti, la cosiddetta disciplina di mercato, per altro ribadita in Basilea II, richiedono adeguate risorse, strumenti e metodologie di risk management per essere correttamente sviluppati e applicati. I principi di risk disclosure nell'impresa risultano poi di grande importanza per la banca nella messa a punto dell'offerta di appropriati strumenti finanziari (derivati, gestione della liquidità, strumenti di debito e di capitale di rischio, ecc.) rivolti all'impresa. Inoltre, nella direzione di una maggiore trasparenza sui rischi e dello sviluppo di tecniche di risk management gioca un ruolo non secondario l'introduzione dei nuovi principi contabili relativi alla valutazione e contabilizzazione degli strumenti finanziari (Ias 39), con impatti significativi sull'attività di tesoreria dell'impresa.

 GRANITIFIANDRE: ACQUISITO IL CONTROLLO DI MOTIV STURGYIK, UNA FRA LE PIÙ IMPORTANTI AZIENDE AUSTRIACHE ATTIVA NELLA POSA IN OPERA E NEL SERVIZIO "CHIAVI IN MANO" 
Castellarano, 26 giugno 2002 - Granitifiandre, azienda leader mondiale nella produzione e commercializzazione di lastre in grès porcellanato e prima matricola quotata al segmento Star della Borsa Italiana, ha acquisito per 520 mila Euro, di cui 156 mila Euro a titolo di contributo in conto capitale, il 51% di Motiv Sturgyik Ges. M.b.H., uno dei principali player austriaci nella posa in opera di pavimentazioni. L'operazione prevede inoltre un investimento da parte di Granitifiandre di 290 mila Euro per la realizzazione entro il corrente esercizio di un importante spazio espositivo - Geologica Shop - nel cuore di Vienna. Motiv Sturgyik è presente dal 1980 sul mercato austriaco e vanta una consolidata esperienza testimoniata dalle prestigiose referenze della società tra le quali il "Milleniumstower", "Oko Haus", "Shell", "Agip", "Siemens" e diverse catene del settore alimentare tra le quali Mondo e Dm. La forte presenza sul mercato e la buona redditività di Motiv Sturgyik (Ebitda dell'8% a fronte di un giro d'affari annuo superiore a 5 milioni di Euro) è frutto di una particolare attenzione da sempre riservata ai principali architetti e designer austriaci con i quali collabora servendosi di materiali tecnologicamente avanzati come quelli prodotti da Granitifiandre in un concetto di un servizio di posa "chiavi in mano". Obiettivo dell'operazione per Granitifiandre è superare in 2 anni 3,5 milioni di Euro di fatturato in Austria ed implementare in modo ancora più sistematico i servizi complementari ai materiali Geologica prestati ai principali Key account locali accelerando conseguentemente anche la crescita di Motiv Sturgyik. "Con questa operazione - commenta Graziano Verdi, Presidente di Granitifiandre - prosegue la nostra strategia di espansione attuata sia attraverso accordi di partnership che attraverso l'acquisizione di aziende qualificate ed operanti nel settore della posa e distribuzione nei principali mercati". "Il nostro intervento - continua Verdi - sarà finalizzato al pieno utilizzo di tutte le sinergie derivanti dall'integrazione delle due società che consentiranno sia l'ottimizzazione dei servizi nell'ambito dei diversi progetti architettonici sia una maggiore penetrazione di mercato". 

ENI: AUMENTATA LA PARTECIPAZIONE NEI GIACIMENTI DI LIVERPOOL BAY E VENDUTE ALCUNE PARTECIPAZIONI MARGINALI NEL MARE DEL NORD. 
S. Donato Milanese, 27 giugno 2002 - Eni ha acquistato ieri dalla Società inglese Centrica un'ulteriore quota dell'8,9% dei giacimenti di Liverpool Bay, nel Mare di Irlanda, portando così la sua partecipazione complessiva a 53,9%. Attualmente la produzione dei giacimenti di Liverpool Bay, avviati nel 1995, è di circa 110.000 barili di olio equivalente al giorno con un significativo potenziale di crescita. L'accordo stabilisce inoltre che Eni ceda a Centrica le sue quote di partecipazione nei giacimenti di Armada Area (5,58%), Renee (17,26%), Rubie (4,78%) e Goldeneye (4,5%) nel settore britannico del Mare del Nord, oltre a partecipazioni in licenze esplorative collegate. Viene riconosciuto a Centrica un pagamento a conguaglio. L'accordo con Centrica si inquadra nel processo di razionalizzazione delle partecipazioni Eni nel settore britannico del Mare del Nord avviato dopo le acquisizioni delle società inglesi British Borneo e Lasmo. Eni intende infatti concentrare nella regione le proprie risorse su un numero di asset significativi che presentino potenziale di crescita e sinergie operative. 

COOPERAZIONE INDUSTRIALE E ALLEANZE TERRITORIALI: UN'ESPERIENZA PILOTA BRASILE-LOMBARDIA 
Milano, 27 giugno 2002 - Promos - Azienda Speciale della Camera di Commercio di Milano - e Regione Lombardia, in collaborazione con Sebrae - Servizio Brasiliano a supporto delle Micro e Piccole Imprese-, e Banca Inter-Americana di Sviluppo, organizzano un convegno sulla cooperazione industriale e sulle alleanze territoriali. Tale iniziativa prende le mosse dal progetto pilota Brasile-Lombardia orientato a individuare in Brasile poli settoriali di Pmi in cui trasferire l'esperienza di successo dei distretti industriali della Lombardia. Il progetto di sviluppo di poli settoriali e distretti industriali in Brasile attraverso la cooperazione con imprese italiane della Lombardia è nato in seguito all'interesse del Sebrae a instaurare un rapporto di collaborazione con un partner straniero che potesse garantire un trasferimento di competenze ed esperienze utili a migliorare la competitività delle imprese brasiliane e alla loro partecipazione al processo di internazionalizzazione. Grazie all'appoggio della Regione Lombardia e al contributo finanziario della Banca Inter-Americana di Sviluppo (BID), il progetto sta entrando nella fase esecutiva ed il seminario costituisce un'importante occasione per mettere a fuoco le molteplici opportunità di collaborazione esistenti tra i due Paesi e per illustrare i possibili scenari futuri. Milano, giovedì 4 luglio 2002, ore 9.15, Palazzo Affari ai Giureconsulti, Piazza Mercanti, 2 (Mm Duomo) La partecipazione al convegno è gratuita. Per informazioni: Promos/Camera di Commercio di Milano, Tel 02.8515.5212 fax: 02.8515.5227 / 5394, rotella@mi.camcom.it 

IL MERCATO TERMALE ED IL MERCATO DEL BENESSERE: PROSPETTIVE DI CRESCITA INTEGRATA 
Milano, 27 giugno 2002 - Il mercato del benessere in Italia è caratterizzato da una forte crescita, si nota infatti un progressivo aumentato, negli ultimi anni, sia della frequentazione di centri termali che di centri benessere. Analizzando le variazioni del numero di clienti nelle località termali dal 1998 al 2000 si nota un aumentato di oltre 400 mila unità. Lo stesso mercato del benessere, valutato secondo un approccio allargato, conta orinai 30 milioni di consumatori dimostrando una propensione alla spesa verso tale settore di oltre metà della popolazione italiana. Analizzando qualitativamente due delle componenti della domanda di servizi legati al benessere (servizi erogati dai centri termali e dai centri benessere) si nota come la fascia di età degli ultra sessantenni, che frequenta in percentuale limitata centri benessere, rappresenta, invece, quasi la metà dell'intera clientela dei centri termali. Dall'analisi delle professioni si evince che oltre il 50% dei clienti dei centri termali è rappresentata da pensionati, quando invece i centri benessere sono frequentati per quasi il 60% da impiegati, dirigenti e da studenti. Importanti considerazioni si possono dedurre dall'analisi delle motivazioni che stimolano la frequentazione di centri termali si nota, come prevedibile, un consistente interesse verso attività curative, ma allo stesso tempo è innegabile l'incremento della richiesta di servizi legati al soddisfacimento di bisogni connessi ad attività ricreative, ludico-sociali e legate al relax. Questa evidente connotazione sembra poter ipotizzare una convergenza ed una possibile integrazione con gli altri segmenti dell'offerta del mercato del benessere, dove il raggiungimento di uno stato di benessere psicofisico-ludico-sociale, non inteso solo come assenza di inalattia", è il principale obiettivo dei consumatori Sulla base di quanto analizzato si può ragionevolmente ipotizzare per il mercato termale per i prossimi anni: Un crescente propensione verso il raggiungimento di un benessere inteso in senso "ampio"; Una riduzione dell'età media dei frequentatori; Un'evoluzione del sistema di offerta nell'ottica di affiancare ai tradizionali servizi terapeutici un'offerta integrata di servizi legati al benessere. 

IL 2001 È STATO UN ANNO COMPLESSO E UNICO PER LE IMPRESE E PER I PROTAGONISTI DEI VIAGGI D'AFFARI. CON LA SUA CONOSCENZA DEL MERCATO, CARLSON WAGONLIT TRAVEL HA MESSO A PUNTO NUOVE SOLUZIONI PER LE IMPRESE AL FINE DI TRARRE PROFITTO DA QUESTA ESPERIENZA. 
Milano, 27 giugno 2002 - Il rallentamento economico e gli attentati del 2001 hanno segnato l'Industria dei viaggi. La volontà da parte delle imprese di razionalizzare i costi, ovunque nel mondo, si è tradotta, per quanto riguarda le spese aziendali di viaggio, in un controllo crescente dei budget e in una nuova gestione strategica degli acquisti. Per Hervé Gourio, Presidente e Direttore Generale Mondo CWT, il 2001 è stato un anno "unico" per i viaggi d'affari. Dalla fine del 2000 le aziende, i fornitori, i partner tecncologici e le agenzie hanno effettivamente risentito degli effetti della crisi che si è sviluppata nel corso del 2001. Il rallentamento economico e gli attentati hanno agito come un catalizzatore mettendo in pericolo molti operatori (compagnie aeree, agenzie indipendenti e nuovi protagonisti del turismo). Nei due grandi mercati quello americano e quello europeo l'industria dei viaggi ha conosciuto numerosi aggiustamenti e i dati in nostro possesso lasciano presagire nuovi riassetti e fusioni. Le Aziende devono fronteggiare questa emergenza con nuovi modelli d'approccio per la gestione dei viaggi aziendali intervenendo sia sul lato delle contrattazioni d'acquisto dei servizi, sia sul lato del controllo e della gestione dei costi operativi attraverso apposite "Travel Policy" aziendali. Parallelamente le agenzie specializzate come Cwt evolvono da un servizio di prenotazione standard verso la fornitura di servizi di consulenza e d'erogazione dei servizi per via telematica. In questo rinnovato contesto la strategia Cwt è di fornire soluzioni che permettano alle aziende di ridurre sensibilmente i costi senza compromettere sicurezza e standard di qualità.La posizione di Cwt come partner e consulente dei propri clienti, le permette di offrire tutta la sua specializzazione nell'affrontare i processi critici delle trasferte, il che si traduce in una riduzione dei costi fino al 30%. Per gli anni a venire Cwt ha come obiettivo quello di accelerare la sua crescita facendo evolvere la propria attività verso l'area intelligence e consulting. Malgrado il 2001 sia stato un anno difficile, segnato dal rallentamento economico, dal taglio dei costi a livello mondiale e dall'11 settembre, Carlson Wagonlit Travel ha egualmente raggiunto un volume d'affari di 11 miliardi di dollari. Analizzando i risultati, Hervé Gourio - ha detto: " Siamo in grado di fronteggiare l'impatto negativo di un anno turbolento, grazie alla nostra capacità di adattamento nel fronteggiare le nuove sfide. Altri fattori positivi sono stati l'apporto di nuove tecnologie, l'aumento di produttività, il forte appoggio degli azionisti, Accor e CCI, ed una vera e propria operazione a livello globale". Nel 2001 Cwt ha acquisito nuovo business per un valore di 900 milioni di dollari; tra questi, vi sono clienti dell'importanza di Unilever. Cwt gestisce i servizi di business travel del 72 % delle imprese che figurano nella classifica "Fortune 100". La partnership tra Japan Travel Bureau e Carlson Wagonlit Travel in Giappone, ha portato la compagnia ad una posizione di leader in Asia; inoltre vi sono state, la joint venture con una compagnia leader in Sud Africa e l'acquisizione di Ac Travel in Germania. Come ha risposto Cwt Italia a questo anno difficile? "Il nostro giro d'affari a fine 2001 è stato di 312 milioni di Euro. Le nuove vendite 2001 rappresentano 15 milioni di Euro e in Italia siamo il numero uno con un market share del 5,2%" ha detto Liliana Frigerio, Amministratore Delegato di Cwt Italia. Ma soprattutto Cwt Italia è pronta ad affrontare il cambiamento imposto da questa nuova era dei viaggi d'affari. "Abbiamo infatti messo a punto nuove soluzioni manageriali per la gestione del processo d'acquisto: Account Management e Solutions Group e nuovi tools informatici per il re-engineering dei processi interni al fine di ridurre i costi di gestione. In definitiva il 2002 si presenta con buone prospettive sia di recupero dell'attività e del traffico internazionale, rispetto alla crisi acuta dell'anno precedente, sia ricco di opportunità di riduzione e controllo dei costi aziendali, grazie anche alle rinnovate tecniche di management e alle tecnologie informatiche, di cui Cwt è già da anni utilizzatore e fornitore per i propri clienti." 

DA DOMANI 28 A DOMENICA 30 PARMA OSPITA L'ASSEMBLEA NAZIONALE DEI PROFESSIONISTI DEL TURISMO CONGRESSUALE 
Parma, 27 giugno 2002 - Sarà la città di Parma ad ospitare quest'anno, da venerdì 28 a domenica 30 giugno, l'assemblea annuale di Mpi-Italia Chapter, il capitolo italiano, primo in Europa, che conta più di 170 soci, di Meeting Professionals International, l'associazione internazionale che riunisce 20 mila professionisti del turismo congressuale di 60 differenti Paesi di tutto il mondo. La scelta di Parma non è casuale: è il riconoscimento, da parte dei più importanti organizzatori di congressi d'Italia, ad una destinazione ricca di storia e in forte fase di rilancio, anche dal punto di vista congressuale. Basti pensare all'avveniristica struttura polifunzionale PalaCassa del quartiere fieristico di Parma, che proprio per la sua capienza (3.500 posti a sedere), versatilità e modularità e per l'alto livello tecnologico delle sue attrezzature, è già diventata una delle location più richieste dagli operatori professionali italiani ed esteri non solo per eventi musicali e televisivi di grandi dimensioni, ma, soprattutto, per convegni e congressi. È recente, poi, l'apertura dell'Auditorium di Renzo Piano e di nuovi hotels tra cui il Parma & Congressi, un elegante quattro stelle diretto da Alessandra Bragoli che ospiterà l'appuntamento annuale dell'Associazione. L'hotel ha 110 camere di cui 10 suite, due ristoranti il Falstaff e il Norma Grill & Wine, un Auditorium con 400 posti e 8 salette con capacità da 5 a 100 persone dove si terranno le sessioni dei lavori. Per avere un'idea dell'importanza che il turismo congressuale può avere per un territorio quale è oggi la città di Parma dotato di strutture adeguate ad ospitare eventi di dimensioni variabili (dai seminari alle convention aziendali fino ai meeting e alle grandi assise) basti pensare che ogni anno, solo in Italia, mediamente, vengono organizzati più di 3.600 convegni e che è stato calcolato che l'indotto economico per il territorio, aggiunto ai ricavi dell'ospitalità (alberghi, ristoranti e trasporti) è di 150 Euro al giorno per persona. Durante l'assemblea - organizzata con il supporto tecnico di Parma Incoming e Cosma Events e la collaborazione del Consorzio Albergatori, di Promoparma, dell'Ascom e della Camera di Commercio di Parma - saranno svolti seminari formativi finalizzati allo sviluppo della professionalità specifica degli operatori, ma sono previsti anche momenti aggregativi e di svago. Il programma prevede, infatti, un sopralluogo tecnico al PalaCassa e una visita alla città con tappe al Teatro Regio, alla cattedrale romanica ed al Battistero. Il castello di Torrechiara sarà il punto d'arrivo di un rally esplorativo che porterà alla scoperta del territorio con escursioni in alcuni caseifici e prosciuttifici. La scoperta dei luoghi verdiani culminerà con la visita al Teatro Verdi di Busseto, dove gli ospiti assisteranno ad un concerto lirico privato prima di raggiungere il ristorante I due Foscari per la cena di gala. 

UN NUOVO SITO WEB PER AIUTARE LE ORGANIZZAZIONI BRITANNICHE AD ACCEDERE AI FINANZIAMENTI IST DEL 6PQ 
Londra, 27 giugno 2002 - Le organizzazioni britanniche sono invitate a registrarsi su un nuovo sito web ideato per fornire loro consulenza sul modo più efficace di concorrere all'assegnazione di una quota dei 3,6 miliardi di euro stanziati a favore della ricerca nel campo delle Ti (tecnologie dell'informazione) in Europa. I responsabili di "Ukishelp" (Uk information society help), il servizio britannico di sostegno e assistenza alle organizzazioni del Regno Unito per l'accesso ai finanziamenti europei facente capo al ministero britannico del Commercio e dell'Industria, affermano di aver creato il sito per offrire alle organizzazioni britanniche una posizione di vantaggio nell'assegnazione dei finanziamenti stanziati a favore dei progetti nell'ambito del programma Ist (Tecnologie per la società dell'informazione) del sesto programma quadro di ricerca (6PQ). Peter Walters dell'Ukishelp spiega i vantaggi dei finanziamenti comunitari: "In pratica, l'UE copre una percentuale dei costi di ciascun progetto, solitamente il 50 per cento. In quanto partecipante al progetto, la società collabora con i partner europei che la aiutano ad ottenere i risultati che, altrimenti, sarebbe impossibile raggiungere da soli. Al termine di ciascun progetto, è possibile proseguire con la valorizzazione commerciale dei risultati". "Anche nel caso in cui non si proceda alla valorizzazione commerciale dei risultati, la collaborazione offre preziose opportunità di collegamento in rete e aiuta le organizzazioni ad entrare in nuovi mercati. La partecipazione può perfino elevare il profilo dell'organizzazione, grazie all'esposizione ai media, collocandola efficacemente in posizione d'avanguardia nel panorama dell'innovazione tecnologica europea", aggiunge Peter Walters. Visitando il sito, è possibile ottenere informazioni regolarmente aggiornate sulle opportunità di finanziamento offerte nell'ambito del 6PQ. Il sito web inoltre specifica quali organizzazioni britanniche dovrebbero valutare la possibilità di concorrere all'assegnazione dei finanziamenti e offre consulenza ai potenziali partecipanti. I soggetti registrati sul sito riceveranno aggiornamenti via e-mail. Il sito presenta anche studi di casi concreti relativi ai precedenti programmi quadro, come il progetto Aquarelle per la condivisione del patrimonio culturale attraverso la telematica multimediale. I partecipanti a quest'iniziativa si sono avvalsi di Internet per soddisfare la richiesta di informazioni documentate provenienti dai visitatori di musei e gallerie, nonché dai commercianti di opere d'arte e dalle case editrici artistiche. Nell'ambito di Aquarelle, la società britannica di software System Simulation Ltd ha contribuito alla realizzazione di una banca dati per la condivisione delle informazioni in formato digitale. Da allora, la società ha sviluppato e applicato il software per incoraggiare i turisti a visitare i musei più piccoli dell'Europa. Infolink: http://www.ukishelp.co.uk 

UNA CONFERENZA DISCUTERÀ COME MIGLIORARE I MATERIALI TESSILI GRAZIE ALLE TECNOLOGIE SPAZIALI 
Bruxelles, 27 giugno 2002 - I rappresentanti dell'Agenzia spaziale europea (Esa) e di società europee del settore tessile si incontreranno ad una conferenza a Lille (Francia) il 4 e 5 luglio 2002, per discutere di come le tecnologie spaziali possano essere valorizzate dall'industria tessile. Il seminario è stato organizzato nell'ambito del programma di trasferimento tecnologico dell'Esa, con l'obiettivo di individuare organizzazioni ed industrie interessate a scoprire come le tecnologie spaziali possano aiutarle a sviluppare nuovi prodotti. I progetti avviati a seguito del seminario riceveranno finanziamenti a carico del suddetto programma. Gli argomenti finora proposti per la discussione prevedono nuove tecnologie per la sicurezza e l'affidabilità (compreso l'abbigliamento speciale per le squadre di ricerca e di salvataggio), nonché tessuti capaci di fornire calore in condizioni estreme, oltre a materiali intelligenti e computer portatili. La tecnologia ed il know-how ottenuti grazie ai programmi spaziali europei sono già stati applicati alla soluzione di alcune delle difficoltà incontrate dall'industria tessile. Ad esempio, i costumi spaziali dotati di sistema interno di raffreddamento sono stati adottati da una società canadese per la produzione di abbigliamento sportivo e per le attività all'aria aperta. Anche la tecnologia che ha consentito la creazione di tessuti non infiammabili per i razzi vettori Ariane è stata modificata da una società francese per creare materiali protettivi resistenti ad attacchi vandalici, destinati ad autocarri e container per trasporti. Infolink: http://www.esa.int 

L'ICE ORGANIZZA A PRATO UN SEMINARIO SULL'E-BUSINESS NEL SETTORE TESSILE 
Prato, 27 giugno 2002 Si terrà il prossimo 11 luglio a Prato, presso l'Auditorium della Cultura e dell'Economia - Palazzo dell' Industria, in via Valentini,14 con inizio alle ore 14,00, il sesto seminario di formazione sull'International eBusiness organizzato dall'Ice Istituto nazionale per il Commercio Estero. Il seminario, a partecipazione gratuita, si rivolge alle piccole e medie imprese del settore tessile con la finalità di familiarizzarle all'e-Business come nuovo strumento di penetrazione sui mercati esteri. Il corso dura mezza giornata e si articola in due moduli: uno teorico-introduttivo sulle prospettive dell' e-Business per il settore tessile ed uno di carattere "pratico" con simulazione di utilizzo di due tra i maggiori eMarketplaces di riferimento:ItalianModa.com (eMarketplace italiano) e Wotol.com (eMarketplace francese). Durante il seminario saranno distribuite dispense, schede tecniche di tutti gli eMarketplace di settore e verrà presentata un'indagine a cura dell'Osservatorio eMarket Services e che fa il punto sulla situazione italiana e lo scenario internazionale dell'e-business nel settore tessile L'evento rientra nell'iniziativa eMarket Training: un ciclo di 13 seminari formativi sull'e-Business internazionale che l'Ice sta realizzando nei principali distretti industriali italiani. I seminari finora realizzati hanno interessato il settore conserviero a Napoli, l'agroalimentare a Roma, l'ortofrutticolo a Catanzaro, le piastrelle a Sassuolo e quello edile a Bari. Il programma con la scheda di adesione per partecipare al seminario di Prato e il calendario delle prossime iniziative è consultabile on-line al seguente indirizzo: www.emarketservices.it/formazione_consulenza.htm I seminari sono realizzati in collaborazione con associazioni imprenditoriali e/o enti locali e prevedono la partecipazione di relatori esperti di e- business e dei più importanti eMarketplaces italiani e stranieri. eMarket Training è un'iniziativa che si inserisce in una serie di attività previste nell'ambito del progetto eMarket Services alcune delle quali già realizzate. Si ricorda in particolare: il portale www.emarketservices.it, l'Osservatorio sull'eBusiness internazionale, la newsletter mensile sull' e-business, il Survey sugli eMarketplaces in Italia ed un convegno sul ruolo degli eMarketplaces nel commercio internazionale. E' inoltre in calendario a Milano, il 17 e 18 ottobre 2002, la Terza Conferenza Europea sugli eMarkets. La partecipazione al seminario di formazione sull'e-Business è gratuita. "L'e-Business nel settore tessile " 11 luglio 2002 Auditorium della Cultura e dell'Economia Palazzo dell'Industria via Valentini,14 Prato (inizio alle ore 14,00) Per informazioni e adesioni contattare Dr.ssa. Patrizia Bandinelli Tel. 055 66 1813/14 Fax. 055/669475 e-mail:
firenze.firenze@ice.it

 NUOVA LICENZA PER IL GRUPPO GILMAR 
Milano, 27 giugno 2002 - Nuovo accordo di licenza per il gruppo Gilmar, cui fanno capo i marchi Iceberg, Gerani e Block 60 e il cui fatturato consolidato per l'anno 2001 è pari a circa 166 milioni di euro , che a partire dalla stagione autunno-inverno 2003/4 varerà una collezione per i bambini dai 4 ai 14 anni. La linea sarà prodotta e distribuita da Spazio Sei Fashion Group di Carpi, un'azienda specializzata nell'abbigliamento dedicato al mondo dei bimbi. La nuova etichetta del gruppo di San Giovanni in Marignano avrà, come riferimento, il mondo di Iceberg . Sarà improntata da uno stile eclettico e solare, ispirato all'arte e con gusto ironico, con un appeal di originale freschezza e un plus formulato sulla ricerca di materiali pregiati. Senza però mai dimenticare il denim, da sempre segno caratteristico e distintivo della maison romagnola. Spazio Sei Fashion Group dal 1993 produce e distribuisce in tutto il mondo marchi propri come Parrot, Les Parrotines, Mpd e Lu-Mà e altri in licenza tra i quali Miss Blumarine, Byblos e la spagnola Cimarron. La srl di Carpi prevede di chiudere l'esercizio nel 2002 a quota 18 milioni di euro, con l'export al 35% del volume globale. La collezione bimbi di Iceberg debutterà con una sfilata-evento nella prossima edizione di Pitti Immagine Bimbo (Firenze, gennaio 2003). La collezione sarà distribuita in tutto il mondo e il progetto prevede di raggiungere in tre anni un fatturato di 10 milioni di euro. 

DIECI ANNI DI SUCCESSO PER SPAZIO SEI FASHION GROUP 
Milano, 27 giugno 2002 - Il cammino di Spazio Sei Fashion Group è stato sempre in crescita, sempre più veloce, sempre più stimolante. Il bilancio di questo primo decennio è positivo sotto tutti i profili. Ma i numeri parlano da soli: un fatturato che nel 2002 si attesta sui 18 milioni di euro, una quota di export che tocca il 35% e si estende in quasi tutto il mondo compresi i negozi top degli Stati Uniti, una geografia di collezioni che si sviluppa fra marchi di proprietà come Parrot, Les Parrotines, Mpd e Lu-Mà! e licenze di prestigio, da Miss Blumarine a Byblos, a Cimarron. Ma non è tutto: grande è stato lo sforzo nella messa a punto di una struttura intelligente che ruotasse intorno a un asse portante - reparto creativo, programmazione, gestione e controllo della produzione - ma trovasse in un sistema di laboratori esterni il nevralgico supporto per la realizzazione del prodotto. Un'organizzazione snella e moderna che attraverso la rete distributiva - agenti, rappresentanti e distributori - dialoga perfettamente con un mercato esigente, sensibile e attento ai contenuti moda e, soprattutto, intransigente sulla perfezione del rapporto qualità/prezzo.

 PERFORMANCE DI MARCA E IMPEGNO ETICO: GDOWEEK PREMIA I PROTAGONISTI DELLA DISTRIBUZIONE MODERNA E DEL LARGO CONSUMO 
Milano 27 luglio 2002 - Si è svolta ieri sera la cerimonia di proclamazione di Brands Award 2002, il premio per le migliori performance dell'anno ottenute dai prodotti di marca per il largo consumo. Il premio, giunto alla terza edizione, è promosso da Gdoweek, del Gruppo Editoriale Agepe, e da Information Resources, azienda leader nel mercato delle rilevazioni continuative basate sui dati scanner. I Brands Award 2002 sono: per la categoria Alimentare: That's Amore, di Sagit; per la categoria Beverage: Acqua Danone Vitasnella, di Italacquae; per la categoria Detergenza e Pulizia Casa: Finish Power Ball Tre In Uno, di Reckitt Benckiser; per la categoria Igiene e Bellezza: Fructis Style di Garnier. Il primo classificato assoluto, votato su tutte le 60 marche selezionate è: That's Amore, di Sagit- Per l'attribuzione del riconoscimento è stata selezionata, su dati di Information Resources, una short list di 15 brand per ognuno di quattro settori analizzati, in funzione della variazione della quota annua a valore e della variazione delle vendite annue a valore. La successiva scelta dei quattro "Migliori fra i Migliori" e del Brands Award assoluto è avvenuta attraverso l'incrocio dei dati emersi da tre votazioni distinte: il giudizio espresso attraverso il portale di Agepe www.gdoweek.it da oltre 400 manager dell'Industria di largo consumo e della distribuzione moderna e la selezione effettuata da un comitato di esperti rappresentativi dei settori coinvolti nei criteri di giudizio sulle marche (grandi retailers, associazioni media, agenzie di pubblicità, istituti di ricerca, società di consulenza, università, istituto per l'imballaggio, esperti di psicolinguistica). La proclamazione è avvenuta nel corso di una serata di gala al Rolling Stone di Milano, che ha visto la partecipazione dei rappresentanti più autorevoli dell'Industria e della Distribuzione moderna ed è stata condotta da Federica Gentile e animata da Music Art and Show. La serata è stata anche l'occasione per presentare e premiare i vincitori della prima edizione di Ethic Award, riconoscimento promosso da Gdoweek e Kpmg Consulting per le aziende che si sono distinte per iniziative ad alto contenuto etico, nell'ambito dei comparti della distribuzione moderna e dell'industria di beni di largo consumo. Le aree d'interesse considerate sono state: Ecoefficienza (riduzione impatto ambientale, smaltimento rifiuti, ecc.); Rispetto degli standard di lavoro all'interno delle imprese e delle società fornitrici; Rispetto dei diritti delle minoranze e dei paesi in via di sviluppo; Programmi e attività associate a una causa sociale, caritatevole o di solidarietà; Prodotti e servizi "etici" come formulazione e utilizzo, attività a tutela del consumatore, prodotti del commercio equo e solidale; Sicurezza alimentare (presidio della filiera produttiva e della qualità dei prodotti). Nella prima edizione si sono distinte le seguenti iniziative: Progetto Ecolucart, di Cartiera Lucchese, Greenlight, di Coop Italia Inres, Burkina Faso, di Coop Lombardia, Due mani in piu', di Coop Lombardia, Gestione ambientale, di Delicarta, I bambini sono la luce dei nostri occhi, di Esselunga, I laboratori di Archimede, di Granarolo, Premio Brasile, di Illy Caffe', Lysoform e il dottor Sorriso, di Lever Faberge', Dash Missione Bonta', di Procter&Gamble, Il progetto più votato è stato: "Commercio Equo Solidale di Coop Italia" Ethic Award rappresenta l'ultimo atto di un processo editoriale che ha visto il settimanale del gruppo Agepe Gdoweek seguire con sempre maggiore attenzione l'area della responsabilità sociale d'impresa, nella convinzione che - per tutte le aziende e in particolare per quelle che sono più vicine ai consumatori (largo consumo e della distribuzione) - essa rappresenti una priorità d'intervento nella creazione di un modello economico basato sullo sviluppo sostenibile. Gdoweek, pertanto, ha inteso farsi interprete di queste nuove sensibilità e, soprattutto, contribuire a fare sì che esse non siano interpretate come uno dei tanti trend da cavalcare, ma entrino nel modus operandi delle aziende. 

IL PRIMO MINISTRO DANESE ANNOVERA LO SVILUPPO SOSTENIBILE E LA SICUREZZA ALIMENTARE FRA LE PRIORITÀ DELLA PRESIDENZA
Bruxelles, 27 giugno 2002 - Il primo ministro danese Anders Fogh Rasmussen ha delineato le priorità del suo paese nel corso del semestre di Presidenza dell'UE, che avrà inizio il 1° luglio 2002. La questione dell'allargamento avrà precedenza assoluta, ma la Danimarca concentrerà altresì l'attenzione sullo sviluppo sostenibile, la sicurezza alimentare, la sicurezza e la responsabilità globale. La versione finale del programma di lavoro della Presidenza danese non è ancora disponibile, trattandosi di "un atto dovuto nei confronti della Presidenza spagnola, al fine di non turbare il suo impegno nel raggiungimento del maggior numero possibile di obiettivi", ha dichiarato Fogh Rasmussen. Secondo il Primo ministro, la Danimarca darà priorità allo sviluppo sostenibile in termini economici, sociali ed ambientali. Egli ha altresì sottolineato l'importanza di un'economia europea forte e competitiva quale requisito indispensabile per lo sviluppo sostenibile. "La garanzia della sicurezza alimentare, dal produttore al consumatore, è un obiettivo molto importante dell'UE. Daremo risalto a tale questione nel corso della Presidenza danese", ha affermato Fogh Rasmussen. Egli ha concluso sostenendo che la Danimarca si impegnerà affinché la sua Presidenza sia contraddistinta da priorità chiare, attività mirate e trasparenza. 

LA COMMISSIONE EUROPEA AUTORIZZA L'ACQUISIZIONE DA PARTE DI BARILLA DEL GRUPPO TEDESCO DI PANIFICAZIONE INDUSTRIALE KAMPS, A CONDIZIONE CHE VENGANO EFFETTUATE CESSIONI 
Bruxelles, 27 giugno 2002 - La Commissione europea ha approvato, subordinatamente al rispetto di alcune condizioni, l'offerta di acquisizione del gruppo tedesco di panificazione industriale Kamps AG proposta dal gruppo italiano Barilla. La Commissione temeva che l'operazione potesse rafforzare la posizione di preminenza che Barilla detiene attualmente in Germania nel settore dei pani croccanti: Barilla possiede infatti già il marchio Wasa, leader di mercato indiscusso in Germania, e l'acquisizione anche di Lieken Urkorn di Kamps avrebbe rafforzato ulteriormente la sua posizione. Per rispondere alle preoccupazioni espresse dalla Commissione, Barilla si è impegnata a cedere le attività di Lieken Urkorn nel settore dei pani croccanti ad un concorrente valido con esperienza nel settore alimentare. Barilla e la Banca Popolare di Lodi S.c.a.r.l. (Bpl) hanno lanciato un'offerta pubblica di acquisto per tutte le azioni quotate di Kamps. Dopo l'acquisizione Barilla e BPL avranno il controllo congiunto della società in questione. Barilla opera nella produzione e nella vendita di pasta e sughi per pasta, di prodotti da forno (pane, sostituti del pane e dolci) e di gelati. Mentre la maggior parte delle attività di panificazione è concentrata in Italia, Wasa, controllata di Barilla, è un produttore leader di pani croccanti in vari paesi europei, Germania compresa. Barilla ha acquisito il marchio Wasa nel 1999, operazione che è stata esaminata dall'autorità antitrust tedesca. Kamps fabbrica prodotti da forno (pane, sostituti del pane e dolci) in una serie di paesi europei, tra cui la Germania, i Paesi Bassi e la Francia. Possiede tra l'altro i marchi Lieken Urkorn e Golden Toast. Il marchio Lieken Urkorn comprende una serie di prodotti quali pane, sostituti del pane e dolci, inclusi vari tipi di pani croccanti. L'indagine di mercato della Commissione ha rilevato che le attività di Barilla e di Kamps sono ampiamente complementari. Le preoccupazioni in materia di concorrenza riguardavano tuttavia il mercato tedesco dei pani croccanti, sul quale Lieken Urkorn è uno dei pochi concorrenti del leader del mercato Wasa. Un altro importante concorrente con prodotti di marca è la divisione di Brandt "Burger", un marchio di pani croccanti leader nell'ex Germania Est ma praticamente sconosciuto nella Germania occidentale. La Commissione ritiene che la cessione del settore dei pani croccanti di Kamps, che rappresenta solo una piccola parte del fatturato complessivo dell'azienda, elimini la sovrapposizione tra le attività delle due parti nel mercato tedesco dei sostituti del pane e vada dunque ad ovviare alle preoccupazioni sotto il profilo della concorrenza. L'acquisizione è stata notificata alla Commissione con richiesta di autorizzazione l'8 maggio. La scadenza è stata prorogata al 25 giugno dopo che Barilla ha presentato i propri impegni. 

PER RAGIONI DI PROTEZIONE DEI CONSUMATORI E DI GARANZIA DI UNA CONCORRENZA LEALE, IL "FALSO" PARMIGIANO PRODOTTO IN ITALIA NON PUO' GODERE DELLA PROTEZIONE AI SENSI DEL REGIME TRANSITORIO IN MATERIA DI DENOMINAZIONI D'ORIGINE 
Bruxelles, 27 giugno 2002 - Al formaggio prodotto dal sig. Bigi in Italia non si applica il regime transitorio di deroga di cui al regolamento sulle Dop, il quale riguarda unicamente i prodotti originari di Stati membri diversi da quello che ha chiesto la registrazione della Dop interessata Il sig. Bigi, rappresentante dell'impresa Nuova Castelli SpA, è stato sottoposto a procedimento penale dinanzi al Tribunale di Parma, su denuncia del Consorzio del Parmigiano Reggiano, per avere prodotto un formaggio grattugiato, essiccato, pastorizzato e in polvere, preparato con una miscela di vari tipi di formaggi, che non rispetta il disciplinare della denominazione d'origine protetta (Dop) "Parmigiano Reggiano" (in vigore dal 1996) e la cui vendita è vietata in Italia. Questo formaggio, destinato ad essere venduto esclusivamente al di fuori dell'Italia, in particolare in Francia, reca un'etichetta che mette in evidenza la parola "parmesan" e che indica con chiarezza la sua vera origine. Il regime di protezione comunitaria delle denominazioni d'origine, istituito con regolamento del Consiglio del 1992, prevede che, dal momento in cui una Dop è stata registrata, è vietato in linea di principio qualsiasi uso di tale denominazione per prodotti non conformi al relativo disciplinare. Questo regime prevede parimenti alcune misure transitorie di deroga: gli Stati membri possono consentire l'uso di determinate denominazioni registrate per prodotti non conformi: l'impresa che ha legalmente posto in commercio detti prodotti utilizzando la medesima denominazione registrata nei 5 anni precedenti la data della registrazione può ancora farlo per altri 5 anni, purché l'etichetta indichi con chiarezza la vera origine del prodotto. Ciò al fine di permettere ai produttori che utilizzano denominazioni siffatte da lungo tempo di disporre di un periodo di adattamento che eviti loro danni, pur tutelando nel contempo i consumatori e garantendo una concorrenza leale. Il Tribunale di Parma ha rivolto alcune questioni alla Corte di giustizia in merito alla sfera di applicazione del regime di deroga che disciplina l'ambito dei prodotti non conformi. Oltre all'Italia, la Germania, la Grecia, l'Austria, nonché la Francia e il Portogallo hanno presentato osservazioni in questo procedimento. Anzitutto, in risposta a un'obiezione sollevata dalla Germania, la Corte di giustizia sottolinea che è tutt'altro che evidente che la denominazione "parmesan" sia divenuta generica. La Corte esamina pertanto se il regime transitorio possa essere applicato ai prodotti non conformi alla Dop, originari dello Stato membro che ne ha ottenuto la registrazione. Essa si basa sullo scopo del regime di deroga e ricorda che la sua attuazione dipende dalla volontà di ciascuno Stato membro di mantenere, sul suo territorio, per un periodo limitato e a determinate condizioni, il regime nazionale precedente alla protezione comunitaria. La Corte dichiara che questo regime di deroga riguarda unicamente le DOP ottenute mediante procedura semplificata (la quale presuppone che i prodotti fossero già protetti legalmente nello Stato, anche prima della protezione comunitaria) e ne godano solamente i prodotti originari di Stati diversi da quello che ne ha chiesto la registrazione. Una volta che uno Stato membro ha chiesto la registrazione di una denominazione DOP, i prodotti non conformi al disciplinare relativo a tale denominazione non possono essere legalmente immessi sul mercato nazionale. Non solo: essi non possono nemmeno essere posti in commercio in altri Stati membri, poiché ciò pregiudicherebbe la protezione del consumatore e una concorrenza leale. Infatti, la semplice indicazione della vera origine del prodotto non conforme alla Dop potrebbe comunque indurre in errore il consumatore. Il prodotto, posto in commercio in uno Stato diverso da quello che ha chiesto la registrazione della Dop da un'impresa dello Stato d'origine del prodotto Dop, apparirebbe come un prodotto coperto dalla registrazione, ma non corrisponderebbe alla Dop. Tale indicazione dell'origine potrebbe anche generare, a vantaggio del fabbricante del prodotto non conforme, su un mercato diverso da quello del prodotto Dop, condizioni di concorrenza sleale a svantaggio di altri produttori. Di conseguenza, il sig. Bigi non può avvalersi del regime transitorio di deroga. [Precisazione: Per i prodotti non conformi, elaborati in paesi diversi da quello d'origine della DOP ed entro i limiti del regime di deroga (che non costituiscono oggetto del presente procedimento): il regime transitorio di deroga non può portare a porli liberamente in commercio nello Stato membro che ne ha chiesto la registrazione; essi potrebbero eventualmente essere posti in commercio negli altri Stati, purché ciascuno lo consenta e vengano rispettate le altre condizioni indicate nel regolamento (in materia di etichettatura e termini)]. 

RIUNITI AD ISTANBUL QUATTROCENTO ESPERTI DI 50 PAESI DI TUTTO IL MONDO PIENO SUCCESSO ORGANIZZATIVO E SCIENTIFICO DEL CONGRESSO MONDIALE SUL POMODORO 
Istambul, 27 giugno 2002 - Si sono conclusi con un bilancio che ha pienamente soddisfatto tutti i protagonisti, dagli organizzatori, ai relatori, dai congressisti, agli sponsor, il doppio appuntamento di portata internazionale sul pomodoro da industria (che con una produzione mondiale che oscilla, a seconda dei raccolti, fra i 26 e i 29 milioni di tonnellate, è in assoluto uno dei prodotti più importanti per l'agricoltura dell'intero pianeta), tenutosi nei giorni scorsi a Istanbul, in occasione del Quinto Congresso Mondiale sui processi di lavorazione e l'Ottavo Simposio scientifico. Un successo il cui merito va in gran parte all'Italia, più specificatamente alla città di Parma. Sì, perché l'organizzazione generale del più importante appuntamento, che si tiene ogni due anni a livello mondiale, sulla coltura del pomodoro e la sua lavorazione industriale, è stata affidata dal W.P.T.C, (World Processing Tomato Council) al management di Fiere di Parma e uno dei contributi più significativi, sotto il profilo scientifico, è venuto proprio da uno dei seminari organizzato dalla Stazione Sperimentale per l'industria delle Conserve Alimentari (Ssica) di Parma, che da alcuni anni s'interessa degli aspetti legati alle confermate proprietà benefiche del pigmento del pomodoro (licopene) nella prevenzione delle più importanti malattie del nostro tempo (Cmv, cancro, patologia dell'invecchiamento) e ad Istanbul ha presentato i risultati di ricerche effettuate sia autonomamente sia in collaborazione con la Facoltà di Agraria dell'Università di Parma, nell'ambito di un'azione concertata e finanziata dall'Unione Europea. A conferma dell'importanza che questi studi rivestono nel panorama scientifico mondiale e del ruolo da protagonista di primissimo piano che la Ssica di Parma svolge da anni in questo settore, è da segnalare che a conclusione del simposio di Istanbul l'IShs (International Society for Horticultural Science), l'ente internazionale che coordina le ricerche sul pomodoro, ha assegnato un riconoscimento ufficiale per i contributi che hanno apportato partecipando a tutte le otto edizioni dell'importante momento d'incontro a solo tre ricercatori di tutto il mondo: il professor Carlo Leoni della Stazione Sperimentale di Parma, Yvonne Dumas di un centro di ricerche di Avignone e Don May, dell'università di Davis, in California. I principali obiettivi dell'importante momento d'incontro di Istanbul (far conoscere i risultati degli studi scientifici e tecnologici più avanzati compiuti dai ricercatori di tutto il mondo e gettare le basi per le strategie produttive e commerciali, sia nei Paesi ad economia evoluta, sia in quelli in via di sviluppo), sono stati pienamente raggiunti. "Con il pieno successo ottenuto sul piano organizzativo, nonostante l'acuirsi delle difficoltà logistiche dopo l'11 settembre e il perdurare della situazione di tensione nell'intera area del Mediterraneo, Fiere di Parma non solo ha consolidato la propria leadership nella tecnologia alimentare, settore in cui già esprime uno dei momenti d'incontro e di verifica professionale più importanti a livello internazionale con Cibus Tec, ma ha anche confermato le straordinarie potenzialità delle proprie strutture per organizzare anche all'estero eventi congressuali di portata mondiale". E' quanto afferma al suo rientro da Istanbul il dottor Romano Zeraschi, direttore commerciale di Fiere di Parma, che operando in sintonia con Bernard Bièche dell'Amitom, l'Associazione mediterranea delle industrie di trasformazione del pomodoro e Duncan Blake della Siid, l'Associazione delle industrie conserviere della Turchia, ha guidato il team professionale dell'ente fieristico di Parma che ha curato i minimi dettagli della complessa organizzazione generale sia del Congresso Mondiale sia del simposio scientifico. "Il doppio appuntamento di Istanbul, al quale hanno preso parte 400 congressisti giunti da 50 Paesi di tutto il mondo", commenta Romano Zeraschi, "ha confermato il dinamismo dell'industria del pomodoro e il sempre maggiore interesse dei professionisti di tutti i settori coinvolti, per questa piattaforma unica di scambio e di scambio di conoscenze." "Le sessioni del quinto congresso orientate alla ricerca della produzione industriale, così come quelle agronomiche dell'ottavo simposio scientifico", sottolinea Zeraschi, "hanno confermato le linee-guida già delineate in occasione del precedente congresso di Sacramento in California, ma anche messo in evidenza l'emergere di nuove tendenze, la necessità di attuare nuove strategie di comunicazione e di marketing. Particolare importanza è stata data all'impatto delle innovazioni tecnologiche sulle filiere, all'introduzione delle nuove tecnologie di trasformazione, all'evoluzione dei sempre crescenti standard qualitativi dei prodotti a base di pomodoro, richieste dai consumatori di tutto il mondo". "La ricchezza e la molteplicità dei temi affrontati, la competenza e la grande professionalità dei relatori, tutti specialisti nei rispettivi campi di competenza, hanno certamente contribuito in larga parte alla riuscita del quinto congresso di Istanbul. Il merito va attribuito ugualmente ai partecipanti che hanno confermato, con la loro presenza, l'utilità di questi forum mondiali, già dimostrata negli ultimi due appuntamenti di Pamplona e di Sacramento e confermata proprio ad Istanbul con la messa in agenda del prossimo appuntamento che sarà nel novembre del 2004 a Melbourne". 

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